Per Losito Guarini, i vini biologici e vegan costituiscono una nuova meta nel suo lungo percorso dedicato a produzioni consapevoli, che tengono conto dell’etica e della salute. È fondamentale aderire a una filosofia di gestione e produzione che onori l’ambiente e risponda alle esigenze di quei consumatori che cercano garanzie riguardo ai contenuti e ai metodi con cui i vini sono prodotti. Questo approccio permette anche alle persone con particolari necessità sanitarie di godere del vino come una gioia aggiunta alla tavola
Già da tempo abbiamo adottato una politica di gestione “allergen free” relativamente agli allergeni e alle intolleranze alimentari. Abbiamo così eliminato:
La nostra dedizione a un approccio green non segue le tendenze del momento, ma è radicata in una serie di benefici concreti per la salute. Questa scelta etica riflette un impegno profondo verso il benessere dell’individuo e la salvaguardia dell’ambiente, dimostrando che le pratiche sostenibili possono convivere armoniosamente con uno stile di vita salubre.
A partire dal 2007 l’UE ha reso obbligatorio l’uso del marchio comune del biologico (la bandierina verde con la fogliolina di stelle europee) per tutti i prodotti confezionati, prodotti nel territorio della Comunità, che contengono almeno il 95% di ingredienti bio. Vicino al marchio europeo deve essere indicato il codice dell’organismo di controllo e l’effettiva origine (UE/non UE) degli ingredienti che lo costituiscono.
Le norme del bio fissano precise regole per la preparazione dei prodotti vegetali e animali, volte a limitare l’impiego di additivi, aromi e di altri di ingredienti non biologici con funzioni principalmente sensoriali e tecnologiche. L’obiettivo è quello di ottenere un prodotto della migliore qualità minimizzando gli interventi sull’ambiente. Per la produzione di vino sono ammessi solamente additivi come i solfiti ed è sempre vietato l’uso di qualsiasi sostanza derivata o ottenuta da OGM, anche per i pochi ingredienti convenzionali ammessi.La produzione biologica deve avvenire garantendo lavorazioni separate nel tempo (grazie ad impianti dedicati) o nello spazio. In quest’ultimo caso l’impianto deve essere adeguatamente pulito prima dell’avvio della produzione biologica. Le registrazioni devono permettere una corretta identificazione e rendicontazione dei flussi in entrata e uscita delle materie prime e del prodotto finito.
L’iter di certificazione si articola in 5 fasi principali:
L’innovazione rappresenta uno dei pilastri fondamentali della nostra azienda; per questo motivo, ci impegniamo quotidianamente a stare al passo con le tendenze di mercato e a esplorare nuove strade attraverso lo sviluppo di prodotti inediti. Abbiamo avviato un progetto ambizioso che mira a reinterpretare i vini tradizionali in chiave vegana, portandoli sulle tavole dei consumatori con un’immagine rinnovata. Esiste un pregiudizio diffuso secondo cui i vini vegan non sarebbero “veri” vini, ma è importante chiarire che si tratta di prodotti fedeli alla tradizione. Utilizziamo metodi antichi per conservare il gusto autentico, l’aspetto e le caratteristiche organolettiche dei nostri vini, differenziandoci solo per l’esclusione di qualsiasi ingrediente di origine animale dalla produzione. Tra questi, evitiamo l’uso di:
Il nostro obiettivo è dimostrare che è possibile mantenere l’eccellenza e la ricchezza del vino tradizionale, adattandolo alle esigenze etiche e alimentari dei consumatori moderni.